Dalle
pagine di cronaca del giornale "L'Arena" |
Il carcere tra riflessione e voglia di riscatto Cinque persone in semilibertà hanno spiegato come affrontano la reclusione
C'è Olsi, albanese, sui 25 anni, che
racconta di come «ho capito il valore di lavorare onestamente, dopo che ero
venuto in Italia solo per delinquere» e di come nelle piccole cose si possa
riscoprire il senso della vita anche dietro le sbarre. C’è Renzo, 47 anni,
che sogna l’ora di libertà «come occasione di riflessione, per capire dove
ho sbagliato». E poi c'è Wilson, nigeriano, che parla di come è facile che
un immigrato sbattuto solo in un Paese straniero, se non ha supporti
sociali, possa cadere in brutti giri. Storie di carcere. Storie di lente ma
possibili rinascite ieri nell’aula magna dell’Istituto Cangrande dove cinque
detenuti, in semilibertà, hanno parlato agli studenti del liceo pedagogico e
delle scienze sociali Montanari, impegnati nel progetto Carcere e scuola. Un
progetto, coordinato dall’insegnante di filosofia Ferdinando De Marchi,
articolato in varie fasi, come le partite di calcio e di pallavolo tra
studenti liceali e detenuti del carcere di Montorio, una proiezione del
video sul carcere, incontro con psicologi, volontari, operatori di
associazioni, insegnanti che vi operano. |