La risposta è «Presenti» Sette istituti superiori coinvolti nel progetto di promozione delle donazioni E all’università avviati incontri sperimentali con i futuri dottori in medicina. L’ultimo nato è il gruppo dell’«Einaudi». Appello dell’Avis nelle scuole. Risultato: 180 nuovi donatori
Cronaca pag. 15 da "L'Arena" del 02/06/2003
Una chiusura d’anno scolastico che registra cifre
decisamente positive, rilevando una crescita significativa nella sensibilità
degli under 20 alla cultura della donazione. È questo il bilancio del vice
presidente e responsabile della
Si tratta di Elena S., 23 anni, maturità classica,
attualmente studentessa universitaria: all’età di 15 anni, esattamente otto anni
fa, è stata colpita dalla leucemia e ha ricevuto ben 67 trasfusioni in attesa di
trovare un donatore di midollo osseo compatibile. Il trapianto è avvenuto poi 9
anni fa all’ospedale «Gaslini» di Genova e ora Elena dice di avere «una nuova
vita». «Mi hanno operata la vigilia di Natale», ha raccontato, «e sono certa che
non sarei arrivata a San Silvestro se non avessi subito il trapianto il 24
dicembre. Sono passati nove anni e sono qui a raccontarvelo». «Come novità avviata quest’anno va anche segnalato un nuovo contatto con l’Università», spiega ancora Francesco Joppi. «Infatti l’Avis nazionale e il Sims, cioè il Segretariato italiano studenti di medicina, hanno recentemente avviato un progetto di mobilitazione studentesca per la sensibilizzazione alla donazione del sangue all’interno di molti atenei. L’Avis provinciale di Verona, attraverso la nostra commissione scuola, ha colto immediatamente tale opportunità e, in collaborazione con il servizio trasfusionale dell’Azienda Ospedaliera e la locale segreteria del Sims, rappresentata dalle laureande Martina Tinelli e Marina Zorzi, ha organizzato una serie di sei incontri-dibattito, uno per ciascun anno accademico. E vale la pena di ricordare lo slogan scelto dai ragazzi: "Sims goccia su goccia: salviamo una vita". Ormai la nostra collaborazione con l’ateneo veronese è datata due anni», conclude Joppi. «Lo stesso rettore Elio Mosele ha dato il patrocinio dell’Università alla costituzione del Gruppo donatori di sangue dell’Avis: credo particolarmente significativo che un domani, i neodottori, oltre che visitare i cittadini, si facciano testimoni di fronte a loro dell’importanza della donazione». Alessandra Galetto
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