Da anni Verona
chiedeva al ministero dell'Istruzione di poter istituire un corso superiore con
questo orientamento molto richiesto
Gettate le basi del liceo
musicale
Oggi aprono le scuole. Al
Montanari una prima classe con l'indirizzo tanto atteso.
Cronaca pag. 15 da "L'Arena" del 10/09/2003
I riflettori di questo nuovo anno
scolastico 2003/2004 alle superiori saranno tutti puntati sull'unica
significativa
novità sul fronte dei corsi: il liceo delle scienze sociali ad indirizzo
musicale. Una classe prima, da quest'anno è stata istituita al "Montanari", con
la speranza che possa essere propedeutica alla nascita di un vero e proprio
liceo musicale. Erano anni che Verona chiedeva al ministero dell'Istruzione di
poter istituire un corso di questo tipo e dopo tanti no, negli anni passati,
finalmente, in una città come Verona a spiccata vocazione musicale, inizia un
corso di studi che si propone di legare l'istruzione superiore con la musica.
Così il "Montanari" fa ancora notizia, in questi primi giorni di scuola, quasi
allo stesso modo, di ottant'anni fa. Infatti, nelle cronache de L'Arena del
settembre 1923 si legge che in quell'anno vennero istituiti "in un reparto delle
Carlo Montanari, il liceo scientifico e il liceo femminile". Il liceo
scientifico si sgancerà subito dal "Montanari": nella prima riunione del
collegio dei docenti (nei primi giorni di novembre) presieduta dal preside,
professor Giuseppe Cavazzana, si decise di intitolare la nuova scuola ad Angelo
Messedaglia. Dunque, il prestigioso liceo cittadino, oggi su quattro sedi,
compie 80 anni precisi. Per quanto riguarda il liceo femminile, oggi i corsi del
liceo pedagogico e sociale del "Montanari" appaiono vicini. 80 anni fa si
studiavano, oltre ad italiano, latino, storia, geografia, filosofia, storia
dell'arte, disegno, anche diritto, economia politica, due lingue straniere,
lavori femminili ed economia domestica, musica e canto, uno strumento musicale e
danza. Insomma, si scopre che le novità di oggi erano previste anche ottant'anni
fa. E sempre in tema di anniversari, non va dimenticato che compie trent'anni la
riforma della scuola media obbligatoria.
Proprio il 1 ottobre 1963 (allora la scuola incominciava ad ottobre), prendeva
il via anche a Verona l'innalzamento dell'obbligo scolastico, fino al diploma di
terza media. Viene da sorridere a leggere le cronache di quel primo mese di
scuola. Il debutto della grande riforma che aveva elevato l'obbligo scolare di
tre anni era avvenuto nel caos più completo per mancanza di aule e insegnanti.
Leggiamo sul nostro giornale che la riforma "è partita il 1 ottobre senza
nessuna preparazione, mobilitando una larghissima leva scolastica, per la quale
non esistevano né aule, né professori". Continua la cronaca "Si è voluto
caricare sulle spalle della vecchia scuola, piagata dagli antichi e ben noti
acciacchi, l'enorme peso di centinaia di migliaia di alunni che non si sa dove
mettere né a chi affidare. Bastava prima di attuare la riforma dell'obbligo
scolastico varare una legge che obbligasse lo Stato a costruire le aule e
ingaggiare i professori necessari per la riforma". Se non fosse che oggi di
laureati precari a caccia di una cattedra ce ne sono fin troppi, sembra cronaca
di oggi. (e.cerp.)
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