La Regione
ha riconosciuto che l’istituto statale veronese è la sede naturale per la
sperimentazione del nuovo corso di studi
Montanari,
primo sì al Liceo musicale
Dopo il
via libera da Venezia, si attende ora l’approvazione definitiva del
Ministero
dal giornale "L'Arena" pag. 11 del
06/02/2006
Sì
della Regione Veneto all’istituzione del Liceo musicale, secondo la riforma
Moratti, all’istituto “Montanari” di vicolo Stimate. La delibera della
Giunta regionale è il più consistente passo in avanti per far partire la
sperimentazione fin dal settembre di quest’anno della vera novità delle
superiori per quanto riguarda la tanto discussa riforma del sistema
scolastico. Ma il dirigente scolastico del Liceo delle scienze umane,
Calogero Carità, pur dimostrandosi soddisfatto del sì regionale, sa che è
ancora presto per cantare vittoria. Occorre, infatti, l’approvazione
definitiva da parte del ministero dell’Istruzione. «Ma», aggiunge, «si sa
che è già pronto il decreto ministeriale che istituisce queste
sperimentazioni della riforma “Moratti” dal settembre prossimo; pare che la
sua emanazione sia questione di giorni».
Ad ogni modo, il “Montanari”, con questa approvazione ha avuto dalla Regione
Veneto non solo l’autorizzazione alla sperimentazione, ma in fondo
l’attestazione che resta la scuola superiore statale “sede naturale” del
liceo musicale, a Verona. Con Verona, il liceo musicale nel Veneto è stato
previsto anche al liceo "Pigafetta" di Vicenza ed al liceo scientifico "Dal
Piaz" di Feltre in provincia di Belluno. L’assessore regionale Donazzan ha
spiegato che «l’approvazione rientra nell’ambito della sperimentazione di
alcune iniziative che fanno riferimento al sistema dei licei,
sperimentazione prevista dalla legge di riforma dell’ordinamento scolastico
e definita da un successivo decreto legge, che descrive dettagliatamente
finalità, profilo educativo, culturale e professionale, contenuti e
articolazione del sistema dei licei e tra questi, in particolare, del nuovo
liceo musicale e coreutica». L’approvazione regionale, comunque, è stata
resa nota, quando le iscrizioni per il prossimo anno sono già chiuse. E
allora? Spiega Carità: «Noi abbiamo invitato i genitori a mandare la loro
iscrizione, spiegando loro che verrà accettata con riserva e sarà
subordinata all’approvazione da parte degli organi scolastici competenti. Se
non dovesse entrare in vigore, i genitori potranno scegliere se iscrivere i
loro figli al nostro corso di scienze sociali ad indirizzo musicale,
attivato tre anni fa. Si tratta di un diploma spendibile all’Università,
destinato a quei ragazzi promossi alle medie con orientamenti liceali. Non
è, però, a differenza di quanto prevede la riforma Moratti, un corso a se
stante, ma un sottoindirizzo che è stato ottenuto con il ricordo alla quota
del 15 per cento prevista dalla legge sull’autonomia scolastica, che ci ha
consentito di assegnare più ore alla musica rispetto a quelle previste dal
curriculum, portandole così da due a cinque ore la settimana nel biennio e
aggiungendo quattro ore in tutte le classi del triennio, rendendo tale
insegnamento quinquennale».
La sperimentazione del liceo musicale secondo la riforma Moratti al
“Montanari”, fra l’altro, come tiene a sottolineare il preside, «potrà
avvenire senza costi aggiuntivi, visto che l’istituto è dotato di tutte le
strutture necessarie. Infatti, il liceo di vicolo Stimate, con sedi staccate
in via Salvo d’Acquisto ed in via delle Coste, può contare su una tradizione
musicale di oltre un secolo, risalente all’istituto magistrale». Conclude
Carità: «Noi non abbiamo incontrato difficoltà in questi tre anni in cui
abbiamo gestito l’indirizzo musicale del liceo, perché alle spalle abbiamo
una lunga e consolidata esperienza nell’insegnamento della musica,
nell’ambito dell’Istituto magistrale, ed inoltre la nostra scuola possiede
una ricca dotazione di strumenti a corda e da qualche anno disponiamo di un
attrezzatissimo laboratorio musicale dotato anche di strumenti a fiato e a
percussione. Inoltre, abbiamo potuto garantire agli alunni delle quattro
classi che frequentano questo indirizzo anche l’insegnamento dello strumento
musicale al pomeriggio di pianoforte, chitarra e percussioni, con docenti
abilitati. Purtroppo gli alunni di questo indirizzo, in base all’attuale
ordinamento, alla conclusione del quinquennio conseguiranno la maturità del
liceo delle scienze sociali ed avranno certificato come credito lo studio
quinquennale dello strumento musicale, non un diploma specifico. Siamo
convinti che è ormai ora di garantire ai giovani, senza più mezze vie o
bizantinismi legati alla quota del 15 per cento, un’offerta educativa chiara
anche nel settore musicale, convinti che questa opportunità potranno
trovarla solo a scuola, non dimenticando anche che la musica, al di là che
si pratichi da amatore o da professionista, educa a quella sensibilità che
apre ogni altra porta».
Emma Cerpelloni |