Acclamato al grido di «Pupo preside», il
cantante-presentatore toscano si è guadagnato ieri all’istituto Cangrande,
in riunione con il Montanari, il titolo di vero mattatore anche tra i
giovanissimi. Non se l’aspettava, eppure i ragazzi conoscevano le sue
canzoni e lo incitavano con i ritornelli dei suo brani più celebri come
«Su di noi» e «Gelato al cioccolato».
Con battute, doppi sensi e aneddoti di vita personale, Pupo ha catturato
l’attenzione dei giovani invitandoli a prendere parte alla partita del
cuore del 22 maggio prossimo tra Nazionale cantanti e l’Italia mondiale.
Uno
scontro tra fuoriclasse del rigo musicale, campioni olimpici e star della
tv che andrà a beneficio della lotta contro le leucemie infantili
supportando l’attività delle associazioni Abeo, Admo e Ail. I
rappresentanti di questi consolidati gruppi di volontariato hanno spiegato
agli studenti i proprio ambiti di impegno sottolineando, insieme a Pupo,
l’importanza della ricerca di nuove terapie per guarire i bambini colpiti
da malattie ematiche, patologie che in alcuni casi sono ancora fatali
nonostante i progressi della medicina.
Tantissime le domande che i ragazzi e le ragazze del Cangrande e del
Montanari hanno rivolto al cantante, accompagnato da Giammarco Mazzi,
direttore artistico del festival di Sanremo. Gli hanno chiesto con quale
criterio si scelgono i giocatori della nazionale e, tra il serio e il
faceto, Pupo ha risposto che ovviamente Povia, «vista la sua amicizia con
i piccioni» sarà piazzato sull’ala, mentre Morandi, noto per essere un
maratoneta, «lo mettiamo sulla fascia e gli facciamo fare su e giù per il
campo per tutta la partita».
Il cantante ha poi annunciato che, per la prima volta dal primo minuto,
giocherà anche Claudio Baglioni che, per la sua proverbiale inabilità al
calcio, «ha dovuto vendere milioni di dischi prima di guadagnarsi un posto
in nazionale». Mazzi ha però annunciato che non mancheranno nemmeno
giovani talenti come Dirisio, Cristicchi, Gemelli Diversi e Zero Assoluto,
mentre tra gli sfidanti ci saranno l’attore Walter Nudo e gli ori olimpici
Juri Chechi e Aldo Montano. E quando qualcuno gli ha chiesto se ci sarà
anche la fidanzata Arcuri, Pupo ha scherzato: «Io giocherò nel primo
tempo, nel secondo però ho promesso che mi occuperò io di Manuela!».
Ma come ha cominciato Enzo Ghinazzi (questo è il nome all’anagrafe di
Pupo, ndr) la sua carriera
musicale? «Macché sacro fuoco di ispirazione divina, io ho iniziato perché
ero ingessato per due mesi e dovevo far passare il tempo, la chitarra si
incastrava perfettamente sulla mia sballa bloccata e così ho cominciato a
strimpellare "Le bionde trecce gli occhi azzurri e poi…". Poi ho visto che
rimorchiavo pure… e ho continuato!».
Ora,
dopo qualche anno di lontananza dalle scene, Pupo ha ritrovato una nuova
popolarità con la conduzione del programma di Rai Uno, «Affari tuoi», ma
il suo impegno nella nazionale cantanti non è mai scemato. Oltre a esserne
uno dei fondatori è anche un fautore della continuità della squadra.
Spiega infatti: «Cerchiamo di non far morire questa iniziativa che abbiamo
portato avanti per 25 anni dando spazio ai giovani e speriamo che si
appassionino e la portino avanti a non finire».
Prima di lasciare spazio allo show improvvisato con due studenti
chitarristi e un paio di canzoni degli anni ’80, Mazzi ha spiegato: «Gli
incontri nelle scuole per promuovere la partita del cuore erano
organizzati da tempo, ma dopo le tragedie che hanno colpito i nostri
militari a Nassirya e a Kabul avevamo pensato di annullare tutto. Poi
abbiamo pensato che questa partita lancia un messaggio positivo e di
speranza ed era giusto andare avanti. Prima della partita però, un
militare al centro dello stadio suonerà il "Silenzio" per ricordare questi
giovani caduti». Giorgia Cozzolino