Gli alunni delle tre scuole superiori danno una mano all’Ufficio di educazione fisica del Csa
Montanari, Seghetti, Campostrini: insegnare e organizzare... per sport
dal giornale "L'Arena" pag. 40 del 23/03/2006
 
L'ufficio di educazione fisica e sportiva del Csa di Verona organizza, ogni anno, decine di manifestazioni e dà vita a tantissime iniziative legate allo sport e all'educazione dei ragazzi. A dare una mano a Cordioli e al suo staff, da qualche anno, vi sono gli alunni di tre scuole superiori, il liceo socio-psico-pedagogico Montanari e i licei sportivi Seghetti e Campostrini, ed è proprio grazie al loro aiuto che è possibile realizzare tanto lavoro.
Elisabetta Paiola è la referente per il liceo Montanari. «Ciò che maggiormente caratterizza il nostro rapporto con l'ufficio di educazione fisica -dice- è la parte riguardante i giochi dedicati agli alunni della scuola primaria. Il nostro liceo è la prosecuzione di quello che una volta era l'istituto magistrale. Quello prevedeva il tirocinio con i bambini, il liceo prevede invece degli stage pratici che i ragazzi devono fare e che bene si legano con le materie teoriche insegnate nel nostro istituto: pedagogia, psicologia e metodologia della ricerca. Tali esperienze risultano particolarmente importanti nella scelta del proprio lavoro futuro. Sono molti, infatti, coloro che, proprio grazie a queste esperienze, confermano la propria convinzione nell'intraprendere la strada dell'insegnamento. Altri invece si rendono conto che forse non è la strada per loro ed iniziano a valutare altre opportunità». A dimostrare l'importanza che l'istituto pone in questo progetto di collaborazione, vi è l'entusiasmo del preside Calogero Carità e di tutti gli insegnanti che lo approvano e lo appoggiano completamente.
Zaccaria Tommasi è insegnante di educazione fisica al liceo sportivo Seghetti. «Da quattro anni - dice - i nostri studenti sono impegnati e collaborano con l'ufficio nell'organizzazione delle attività sportive e noi non possiamo che esserne soddisfatti. Si tratta, evidentemente, di un'esperienza positiva per loro in quanto riescono così a vedere e a capire cosa significa organizzare una manifestazione e viverla dalla parte di chi deve lavorare e non soltanto parteciparvi e divertirsi. In questo modo si vengono a trovare in situazioni per loro nuove, e maturano anche uno spirito critico».
Vista l'importanza di questo tipo di esperienza, l'insegnante Andrea Totolo ha avuto l'idea di mandare una classe a Torino, come volontari per le Olimpiadi invernali. «La nostra è stata l'unica scuola in Italia a partecipare con una classe -continua Tommasi- ed è stata un'esperienza davvero indimenticabile, educativa e formativa. I ragazzi alloggiavano in albergo, si svegliavano alle sei e subito dopo colazione venivano accompagnati alla loro postazione, dove rimanevano a disposizione degli organizzatori fino alla sera alle otto. E' stato impegnativo per loro, ma sono tornati contenti e soddisfatti, sia per quanto hanno saputo realizzare, sia per il bagaglio di conoscenze e di amicizie che sono riusciti a costruirsi».
Anche il liceo sportivo Campostrini collabora alle iniziative promosse dall'ufficio del Csa. «Il programma del Campostrini - dice il referente Paolo Chiavico - prevede, fra le sue discipline, anche l'organizzazione e la conduzione di eventi sportivi promozionali e questo secondo noi è molto importante, in quanto lo sport non deve essere inteso esclusivamente come prestazione motoria, ma per i valori che trasmette al di là della prestazione. In modo particolare, seguiamo il progetto 1, 2, 3 volley, l'atletica, la pallavolo e i tornei che si svolgono al Cavour di Valeggio. A parte le classi prime, tutti i ragazzi che seguono il piano di studi dell'area sportiva, sono tenuti a seguire tali attività in quanto fa proprio parte del loro piano di studi, anche se a volte lo trovano estremamente impegnativo, soprattutto quando si trovano a dover arbitrare ragazzi della loro stessa età o talvolta più grandi. Proprio per questo diventa un'esperienza forte, in quanto si vengono a confrontare con i loro pari, ma con ruoli molto diversi e delicati».
Paola Speri