L’hanno istituita i coniugi Zecchin con
l’indennizzo per la morte della loro unica figlia, travolta da un auto nel
2003
«Il regalo di Alessandra al più meritevole»
Al liceo
Montanari borsa di studio e una targa per ricordare la giovane uccisa
dal giornale "L'Arena" pag. 11 del 21
maggio
2006
Un
gesto di generosità immensa, un gesto per fare in modo che il ricordo
della figlia resti immutato nonostante lo scorrere del tempo. È per questo
che Renzo e Agostina Zecchin, genitori di Alessandra, la studentessa
uccisa in un incidente stradale mentre andava a scuola il 15 ottobre 2003
hanno voluto istituire una borsa di studio intitolata alla figlia.
Ieri mattina al liceo Carlo Montanari i familiari hanno fatto illustrare
l’iniziativa all’avvocato Alberto Franchi, che con la collega De Guidi ha
seguito la pratica, prima per il risarcimento del danno, poi per la
creazione dello statuto della borsa di studio.
I genitori infatti hanno vincolato il denaro, e la rendita alimenterà così
sempre la borsa di studio che verrà destinata non tanto al più bisognoso,
ma al più meritevole. La borsa di studio è destinata a chi frequenta
l’ultimo anno, e poi potrà proseguire per pagare le rette universitarie.
Ma non se il ragazzo finisce fuori corso. Il bando per partecipare alla
borsa di studio verrà pubblicato anche nel sito della scuola. Il preside,
Calogero Carità ieri mattina, ha detto che Alessandra è morta
«nell’esercizio delle sue funzioni», perché stava andando a scuola. A lei
è stata intitolata l’emeroteca, anche se altre due alunne delle Montanari
sono morte negli ultimi anni, l’una rientrando dai festeggiamenti per
l’ammissione alla maturità, l’altra sui binari della ferrovia. Alla prima
il ministero ha riconosciuto la maturità post mortem. I coniugi Zecchin
oltre a questo gesto immenso ne hanno compiuto un altro. Mamma Agostina è
stata nelle scuole in cui lavorano le maestre che aveva avuto la figlia e
dopo essersi informata sulle necessità degli allievi ha regalato un
vocabolario di italiano allo studente più bravo. E lo stesso farà con i
libri nel passaggio dalle medie alle superiori di ragazzini che se lo
siano meritato: «Questo è il nostro modo di far ricordare Alessandra ai
ragazzi», ha detto mamma Agostina, «e la gratitudine non va a noi, ma a
nostra figlia che non c’è più fisicamente, ma dal 15 ottobre 2003 guida
ogni
nostra
azione. Lo facciamo per lei, perchè era bella, solare, aveva voglia di
vivere, le piaceva andare a scuola. La borsa di studio e i libri sono un
regalo di Alessandra per chi se lo merita». (a.v.)
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