CICLISMO. IN PROVINCIA RICONOSCIMENTI PER PATUZZO, SCANDOLARA, GUARDINI, VIVIANI E ALBERIO DOPO I SUCCESSI EUROPEI E MONDIALI

 

Sacrificio e vittorie
Ecco i magnifici 5

GIANLUCA LIBER

 

di Sandro Benedetti

dal giornale "L'Arena" pag. 41 del 22/08/2007

Aquascalintes, Messico. ELEONORA PATUZZO, 17 anni di Bovolone, conquista la medaglia d'oro ai campionati del mondo su strada. Il bronzo va a Valentina Scandolara.
Sofia, Bulgaria. Lo sprint vincente è invece di Valentina, 16 anni da Tregnago, che gli permette di vincere il titolo europeo. Due gemme preziose, due ragazzine terribili che ieri mattina sono state premiate in sala Rossa dalla Provincia di Verona. Con loro anche gli altri grandi interpreti di un ciclismo veronese capace di mietere allori a più riprese. E così non potevano mancare Tomas Alberio, medaglia di bronzo agli Europei della pista in Germania nella specialità dell'americana a coppie, Andrea Guardini, titolo europeo conquistato nel keirin e Elia Viviani, a segno sia in Germania nella corsa a punti che bronzo nell'inseguimento a squadre in Messico. I volti felici di un ciclismo sempre più movimento di punta e di prestigio nello sport veronese come hanno ricordato l'assessore allo sport del Comune Federico Sboarina, il presidente del consiglio provinciale Massimo Galli Righi e il vicepresidente della Provincia Antonio Pastorello. Tutti a sottolineare il grande contributo allo sport veronese che il ciclismo dà.
Parole ascoltate con estremo piacere dal presidente provinciale Gianluca Liber. «Il ciclismo scaligero - afferma Liber - è ai vertici non solo a livello italiano, ma sia in Europa che nel mondo. Questo grazie a talenti straordinari, ma soprattutto in virtù di un lavoro delle nostre società fantastico. Dietro queste medaglie c'è il lavoro di tanti dirigenti».
Orgoglioso dei risultati conquistati anche l'assessore allo sport della Provincia Pastorello. «È doveroso dare un riconoscimento ai grandi obiettivi raggiunti da questi ragazzi. Devono ricordarsi che sono stati in grado di conquistare quell'attimo fuggente che si è rivelato vincente grazie al lavoro di squadra. Non devono mai dimenticarlo, così come non devono dimenticare che alla base dei grandi successi c'è l'allenamento, il sacrificio».

ELEONORA PATUZZO corre per la società Verso l'Iride (PD) ed è campionessa mondiale nella prova in linea su strada.
VALENTINA SCANDOLARA (Officine Alberti Val d'Illasi) è campionessa europea nella prova in linea e ha conquistato la medaglia di bronzo nella prova su strada.
ANDREA GUARDINI (Ausonia) è campione europeo nella prova Keirin.
ELIA VIVIANI (Fdb Ecodem) è campione europeo nella corsa a punti su pista e ha ottenuto due bronzi nella prova Americana in pista ai campionati europei e ai campionati mondiali nella prova inseguimento a squadre in pista .
TOMAS ALBERIO (Car Diesel) ha ottenuto il bronzo nella prova Americana in pista ai campionati europei.

Anche il Comune di Bovolone, il suo paese, ha voluto rendere omaggio a ELEONORA PATUZZO dopo l'oro ai mondiali su strada ad Aguascalientes, in Messico. Nel municipio della cittadina della Bassa si è svolto un incontro ufficiale al quale hanno preso parte, oltre agli amministratori comunali e ai familiari di ELEONORA, l'allenatore Fausto De Carli e Claudio Barban, presidente dell'Italo Pec Collanti, la formazione ciclistica di Engazzà di Salizzole con la quale la ciclista ha iniziato la propria carriera e per la quale ha gareggiato fino a due anni fa, prima di entrare in forze nell'attuale gruppo Verso L'Iride presieduto da Gigi Narder.
Il sindaco, Osvaldo Richelli, porgendo a nome di tutta l'amministrazione un omaggio floreale, ha invitato ELEONORA a mantenersi, anche per il futuro, «modesta ma determinata». Immediatamente dopo ha dato l'annuncio di una festa ufficiale che il paese riserverà alla neocampionessa sabato 1 settembre, alle 20.30, in coincidenza con la posa della prima pietra degli spogliatoi al campo sportivo comunale di via Bellevere. «Sono contenta - ha commentato Eleonore - sia per i risultati che ho ottenuto, sia per tutti coloro che hanno creduto in me, tanto nei momenti difficili quanto in quelli favorevoli». F.T.